Un punto di vista sulla comunicazione e il copywriting: dal web ai social network passando per carta stampata e video. Un po' di pubblicità e dati di ascolto...la comunicazione che mi piace e quella che apprezzo un po' meno. Con aggiornamenti incostanti e tematiche varie.
giovedì 25 febbraio 2016
martedì 23 febbraio 2016
Naming: quando un nome può dirsi un bel nome?
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Naming: il mio nome è...difficile da scegliere! |
Quante volte hai sentito dire che il
nome è il primo biglietto da visita di una persona (insieme al
sorriso)? Moltissime immagino. Lo stesso vale per un negozio, un
servizio, un prodotto, un'azienda...insomma, è vero proprio per
tutto.
Naming: semplice da ricordare ma difficile da scegliere
Quanto sia difficile scegliere un nome
lo sa bene chi sta per diventare genitore. Quanto tempo passa prima
di scegliere il nome davvero giusto? Passando al naming di un brand o
di un prodotto invece, quello che tutti i clienti chiedono quando si
tratta di scegliere un nuovo nome è che sia facile da ricordare,
breve, semplice ma unico e d'effetto. Magari come Amazon o Google. Ai
cliente verrebbe da rispondere: mettetevi il cuore in pace, questi
due sono già stati scelti.
Poi inizia il difficile (ma divertente
per me) processo di ricerca, verifica e confronto. Ok, ma non è
esattamente di questo che vorrei parlarti in questo post.
Sarà deformazione professionale, ma
ogni volta che incontro un nome divertente non posso fare a meno di
sorridere e di complimentarmi mentalmente con chi l'ha ideato. Lo
stesso faccio con quelli che proprio non si possono leggere o
sentire!
Ora tocca a te: quali sono i nomi più belli (e più brutti) che hai incontrato?
Adesso però tocca a te; se ti va
inviami via mail, messaggio o messaggio in bottiglia (no, la modalità
piccione viaggiatore non è valida, copy in officina è un blog
animal-free!), i nomi di negozi, marchi, aziende ecc. più azzeccati,
più brutti, più divertenti che hai incontrato o creato. Li
pubblicherò e li commenteremo insieme.
Inizio io: un nome che mi ha davvero
fatto sorridere è “Mutanderos”, negozio di intimo a Pavullo
(MO). Facilissimo capire cosa vende, non trovi?
Ne avrei in mente almeno un altro paio
ma adesso tocca a te!
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Naming: insegna di un negozio di intimo di Pavullo (MO) |
venerdì 19 febbraio 2016
Radio: quali sono le più ascoltate?
La radio si conferma un media molto apprezzato dagli ascoltatori italiani: lo confermano i dati Radiomonitor resi noti da Gfk relativi ai dati di ascolto annuali 2015.
Il primo dato che emerge è il numero di radioascoltatori: più di 35 milioni di italiani hanno ascoltato una trasmissione nel giorno medio; questo significa che più di un italiano su due ascolta ogni giorno la radio (in media).
Interessante è anche il confronto del dato di ascolto complessivo 2015 rispetto al 2014: secondo Radiomonitor infatti il numero di ascoltatori è aumentato di 700.000 unità (+2,1%).
Le radio più amate dagli ascoltatori: la top 10
Quali sono le emittenti più amate? nel 2015 al primo posto si conferma RTL 102.5 con un ascolto medio di 6,8 milioni, sostanzialmente pari rispetto all'anno precedente.
Al secondo posto della classifica troviamo invece Rds, con una media di 4,7 milioni di ascoltatori al giorno. Segue a breve distanza radio Deejay che si attesta sui 4,6 milioni di ascoltatori giornalieri.
Bisogna scorrere la classifica fino al sesto posto per trovare la prima delle reti radio Rai, Radio 1, che con 4,2 milioni di ascoltatori si posiziona dopo Radio Italia e radio 105.
Settimo posto per la seconda delle emittenti radio Rai, con tre milioni di ascoltatori, seguita da Virgin Radio e Radio24, rispettivamente con 2,3 e 1,9 milioni di ascoltatori. Ultima classificata della top 10 è radio Kiss Kiss con 1,8 milioni di ascoltatori nel giorno medio.
2015 vs 2014: gli ascoltatori cambiano frequenza?
Di fronte ad un numero di ascoltatori in crescita, diverse emittenti hanno variato in misura importante il numero dei propri ascoltatori. La variazione percentuale più elevata è stata registrata da Radiomonitor per Radio 2 e Radio 3, con una crescita del 6,9%. Il 6,1% di radio Kiss Kiss è il secondo dato più elevato, seguito dalla prima delle reti Rai, con una crescita del 6,0%.
Secondo i dati pubblicati, la radio che invece ha perso il maggior numero di ascoltatori è Radio Padania, con un calo del 10,1%. La radio è infatti passata da 119.000 ascoltatori a 107.000, numeri che la posizionano comunque ben lontana dalle radio più ascoltate in Italia e oggetto di monitoraggio da parte della ricerca citata.
Ecco una tabella riassuntiva dei dati citati (in migliaia, quindi aggiungi .000).
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Ascolto radio 2015 vs 2014 (Dati Gfk Radiomonitor) |
E tu ascolti la radio? Se ti va, commenta qui di seguito.
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mercoledì 17 febbraio 2016
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